In una delle zone più belle e suggestive della Sabina, su un poggio, tra il fiume Farfa ed il torrente Riana, sorge il delizioso borgo di origine medievale di Castelnuovo di Farfa.

Tursimo nel Lazio

Castelnuovo di Farfa si trova in una delle più belle zone della Sabina, a 358 mt. di quota e su un poggio verdissimo circondato da valli coperte di uliveti, campi coltivati e boschi. Ad appena 2 km in linea d’aria si staglia tra il verde l’Abbazia di Farfa, meta culturale ed artistica di prima rilevanza.

Il centro storico di Castelnuovo, costituito dall’antico borgo, si presenta ancora intatto e ricco di atmosfera. All’interno è possibile ammirare i più antichi palazzi del paese. Palazzo Simonetti, di importanza rinascimentale, con i giardini all’italiana, oggi di proprietà della famiglia Salustri-Galli. Palazzo Perelli oggi sede degli uffici comunali, nonchè del più recente gioiello del paese: il Museo dell’Olio della Sabina.

La prima documentazione storica, che risale all’anno 977 fa riferimento al "Castrum Sancti Donati" cioè al primo insediamento fortificato sorto intorno ad una chiesa dedicata a San Donato Vescovo di Arezzo, martorizzato sotto l’imperatore Giuliano L’Apostata.

Il "Castrum Sancti Donati" venne distrutto agli inizi del sec. X nel corso di incursioni saracene ma già nell’ XI secolo, per volontà degli abati di Farfa, fu ricostruito nello stesso luogo. Documenti farfensi annotano la presenza del "Castrum Sancti Donati" alla data del 1046.

Dopo pochi decenni però questo castello fu abbandonato per il vicino e più efficiente castello di Agello, mentre la Chiesa continuò a mantenere la sua funzione fino al XV secolo.

Fu verso la fine del 1200 che, sempre per volontà degli abati di Farfa, fu costruito un nuovo castello "Castrum Novum", luogo fortificato in posizione dominante sulle vallate del Farfa e del Riana attento a vigilare sulla incolumità dell’Abbazia.

Attorno a questo castello, dotato di ben nove torri, si sviluppò nei secoli successivi quel borgo che, pur conservando le caratteristiche di arroccamento medievale, si arricchì di quelle rinascimentali che ancora oggi presenta.

Circa le origini della comunità locale, la tradizione vuole che i primi abitanti del borgo provenissero dal vicino oriente, in particolare da una colonia di orientali convertitasi al Cristianesimo.

Gli abati di Farfa concessero a Castelnuovo l’autonomia e le franchigie comunali e ben presto tra i castelnovesi e l’Abbazia sorse una controversia territoriale protratta fino ai giorni nostri e conclusa con Regio decreto del 1937 in favore dell’antico borgo.

Per quanto concerne l’architettura religiosa da citare la chiesa Parrocchiale di San Nicola da Bari che risale alla seconda metà del XVIII sec., ed il tempietto della Madonna degli Angeli, eretto nel 1600 per un voto dei Castelnovesi scampati da una delle ricorrenti pestilenze.